sabato 29 novembre 2014

Wyoming: un gigante nella valle

Nella parte nord-ovest del Wyoming (Usa) si trova un impressionante monolite di roccia caratterizzato da solchi profondi che lo fanno sembrare un gigantesco albero pietrificato.






Si tratta della Torre del Diavolo (in lakota: Mato Tipila, che significa "Torre dell'Orso", Devils Tower), una montagna degli Stati Uniti che svetta per 385 metri con un diametro alla base di 305 metri.

La montagna rappresenta uno dei paesaggi più più straordinari e incredibili, tanto che attorno è stato fondato l'omonimo parco nazionale, meta di circa 400.000 visitatori l'anno.

Ciò che rende la Torre del Diavolo così insolita è la superficie praticamente piatta e i singolari solchi verticali sul suo fianco, così regolari che la leggenda dei nativi dice siano i graffi provocati dalle zampe di un orso.







Una leggenda lakota racconta infatti che mentre alcune ragazze raccoglievano dei fiori ai piedi del monte, degli orsi si avvicinarono per divorarle, ma il Grande Spirito le salvò trasportandole in cima al picco. I solchi sui lati del monte sarebbero le incisioni degli artigli lasciati dagli orsi mentre tentavano di arrampicarsi.
La roccia divenne così alta che le ragazze divennero stelle, formando la costellazione oggi chiamata Pleiadi.

Il picco è sacro per i Lakota, i Cheyenne e i Kiowa, che considerano un sacrilegio le scalate compiute da molti turisti. 
A giugno, periodo in cui si svolgono cerimonie sacre degli indiani locali, è richiesto, anche se non in via ufficiale, che gli scalatori stiano alla larga dal monte.

Devil’s Tower è stato il primo National Monument a essere istituito: era il 24 settembre 1906 quando Theodore Roosvelt dichiarò la Devils Tower e l’area circostante Monumento Nazionale.

Una curiosità: se vi sembra di aver visto questa sagoma da qualche parte, non vi sbagliate. Steven Spielberg ha scelto infatti questo luogo per girare nel 1977 Incontri ravvicinati del terzo tipo.



Nessun commento:

Posta un commento